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POTENZIARE IL NOSTRO CERVELLO

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Ma quali sono le attività più utili per il cervello?

(…) Per stimolare il cervello (…) serve qualcosa che lo attivi davvero: le parole crociate, ad esempio, sono un esercizio passivo in cui andiamo semplicemente a recuperare nozioni già presenti nella memoria. Pure la lettura può essere passiva (…): chi ama leggere dovrebbe fermarsi dopo aver letto alcune pagine e ripensare agli avvenimenti e ai personaggi, rievocando le emozioni provate. In questo modo la lettura diventa strumento per allenare la memoria e l’attenzione».

Un altro esercizio molto semplice (…) è la ripetizione a tre persone diverse di una notizia appresa durante la giornata: la prima volta il racconto sarà poco efficace, la seconda sarà più chiaro e fluente, alla terza ripetizione ci accorgeremo di saper riferire la storia in maniera lineare e con ricchezza di particolari. Un metodo facile, che aiuta a migliorare concentrazione, capacità linguistiche, costruzione del pensiero e memoria.

Un po’ più di impegno nel lungo termine occorre per attività che secondo numerosi studi scientifici sono un toccasana per il cervello: imparare a suonare uno strumento, ad esempio, sembra addirittura in grado di aumentare il quoziente intellettivo se si comincia da piccoli. I meccanismi non sono chiari, probabilmente hanno un ruolo le risorse motorie, sensoriali ed emotive coinvolte (…)

C’è invece certezza sull’efficacia dell ’apprendimento di una seconda lingua : da tempo si sa che i bilingui hanno un vantaggio cognitivo (ad esempio migliori capacità esecutive, cioè migliore capacità di concentrarsi su ciò che serve o di passare da un compito all’altro senza confondersi), ora molte evidenze sottolineano che pure studiare le lingue da adulti migliora le performance cerebrali.

«Anche imparare a usare uno strumento tecnologico nuovo, come un tablet o uno smartphone, è utile – aggiunge Iannoccari – Per riuscirci dobbiamo ristrutturare gli schemi cognitivi e imparare a pensare in modo diverso, allenando perciò la mente a essere flessibile (…)».

Chi preferisce attività contemplative può affidarsi alla meditazione . È dimostrato che ritagliarsi ogni giorno qualche minuto per meditare allena attenzione e concentrazione, aiutando il cervello a ottimizzare le sue prestazioni.

Chi al contrario è un iperattivo per natura può sfruttare i vantaggi dell’esercizio fisico : «(…) essere in forma crea le condizioni ideali perché il cervello possa dare il meglio: l’attività fisica mantiene sano il sistema cardiovascolare ossigenando e irrorando il sistema nervoso, inoltre produce endorfine che tengono alto il tono dell’umore e aumenta la sintesi di proteine preziose per proteggere i neuroni»